Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.
Vangelo Gv 15, 26-27
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Tra le opere presenti nella nostra diocesi ispirate da questo brano, è stata scelta la seguente:
Dipinto ad olio su tela:
Carpinoni Domenico terzo quarto sec. XVII, PentecosteClusone, Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista
- Commento teologico dell‘opera di cui sopra: È la luce sfolgorante della Pentecoste. Il Carpinoni interpreta l’evento con una notevole dose di originalità. Sono sparite le lingue di cui pure parla il testo degli Atti degli Apostoli (“apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro”) ed è rimasta solo la palla infuocata: la colomba dello Spirito sembra dissolversi nella luce o, forse, la luce inizia a condensarsi nella figura eterea della colomba. La Pentecoste è diventata un’onda luminosa che colpisce tutti. Le figure sulle quali la luce rimbalza più intensamente sono Maria, al centro del gruppo e i tre apostoli che si trovano in primo piano. La prima figura sulla sinistra esibisce un incredibile manto rosaceo, dove non si capisce se siano le pieghe a dare corpo alla luce o la luce che rivela la densità marmorea del vestito. La figura di destra, come la seconda di sinistra sono vistosamente chiare, luminose, una specie di luce riflessa del globo accecante dello Spirito sospeso in alto. Le figure di primo piano divergono tra di loro a forma di V maiuscola, certo per lasciare che lo sguardo di chi sta davanti al quadro possa guardare la scena, ma certo anche perché si vuol suggerire che il gran movimento messo in atto dallo Spirito sta per riversarsi da questa parte, sull’assemblea riunita che sta contemplando la scena. Tutti gli apostoli si muovono, infatti. Guardano tutti verso l’alto ma, insieme, la luce che stanno contemplando li ha colpiti e li ha resi frenetici. È l’investitura dall’alto: di lì a poco non potranno più tacere ciò che hanno sentito, non potranno non comunicare ciò che hanno ricevuto. La più contemplativa è Maria, personaggio introverso, anche qui. Anche qui sembra far entrareoltre il suo sguardo quello che vede, “meditando nel suo cuore”. Sul focolare è rimasta appoggiata una bugia: la candela è spenta. La luce umana è come messa “fuori gioco” dallo splendore che piove dal cielo. Mentre l’apostolo di destra ha sulle ginocchia un libro: è la Chiesa che medita la Parola per capire ciò che vede e che, di lì a poco, scriverà ciò che ha vissuto. Gli “atti” degli Apostoli sono ora solo eventi che stanno per diventare un libro per narrare al mondo intero le meraviglie che Dio ha operato a favoredegli uomini.
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