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Diocesi di Bergamo - Ufficio Beni culturali
1° domenica di Avvento - ciclo B   versione testuale
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.







 
Vangelo Mc 13,33-37
 
Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
 
  
Di seguito l'unica opera con soggetto "Vigilanza" presente nella nostra diocesi:
 
Dipinto olio su tela:
Chiesa di San Giuseppe Sposo di Maria Vergine, Gandino
  
 - Analisi iconografica/iconologica dell'opera di cui sopra:
Allegoria della Vigilanza: figura femminile con un libro, una lucerna accesa ed un gallo.
Attributi:
Libro: simbolo della vigilanza dell’animo. Tramite il libro, infatti, l’uomo apprende le scienze e si fa vigilante.
Gallo: animale che si sveglia all’alba per esercitare il suo canto. Simbolo del risveglio a una vita più spirituale.
Lucerna: oggetto che si accende proprio per coloro che, anziché dormire, vegliano.
  
- Commento teologico dell'opera di cui sopra:
Fate attenzione, vegliate perchè non sapete quando è il momento. Così inizia il primo vangelo di avvento: un ammonimento a concentrarsi, perchè tutto può capitare a ogni momento: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte, o al canto del gallo o al mattino.
L'immagine mette in mostra l'"attrezzatura" necessaria per aspettare e, insieme, l'acuta concentrazione verso un altrove.
Una donna ha in mano una lampada acecsa che ricorda la parabola evangelica delle damigelle d'onore invitate a una festa di nozze e che aspettano lo sposo.
Nell'altra mano tiene un libro.
Non lo sta leggendo adesso, lo ha già letto: è aperto infatti.
Forse vi ha trovato delle indicazioni precise per l'attesa, forse grazie al libro ha elaborato uan sapienza che le permette di vivere intensamente quel momento decisivo.
Davanti a sé un gallo, cupo e rosso, inquietante come il gatto di certe annunciazioni. Il suo grido stridulo sveglia quando l'aurora arriva. Ma, insieme, il gallo ricorda a Pietro i suoi rinnegamenti. Per questo sta davanti alla donna-vigilanza: ammonisce a non ripetere i peccati della notte e tiene svegli, in attesa dell'aurora che sta per arrivare.
La donna guarda avanti: sa chi aspetta e perchè, è concentrata, coem se già vedesse colui che deve arrivare. Rappresenta bene il "guetteur de nuit", la "spia notturna", la sentinella. Ma, proprio perchè concentrata, la sentinella è insieme "guetteur d'aube". Spia la notte  e spia l'alba.
Immagine suggestiva del credente che si prende le pesantezze della notte nella quale vive, le guarda acutamente perchè sono anche le sue. Intanto, però, lo sguardo, allenato a guardare nella notte, arriva  a intravedere qualche timida striatura luminosa dell'alba ancora lontana.
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