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Diocesi di Bergamo - Ufficio Beni culturali
10° domenica del Tempo Ordinario   versione testuale
Ragazzo, dico a te, àlzati!







 
Vangelo Lc 7,11-17
 
 Dal Vangelo secondo Luca
 
 
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
 
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
 
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
 
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
 
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
 
 
Tra le opere presenti nella nostra diocesi ispirate da questo brano, è  stata scelta la seguente:
 
Dipinto ad olio su tela:
Sombreno, Santuario de La Natività della Beata Vergine 
 
 
 
 
Nella produzione artistica religiosa italiana il soggetto "Gesù Cristo resuscita il figlio della vedova di Naim" è stato trattato più volte:
clicca qui per consultare le relative schede pubblicate sul sito BeWeb (Beni Ecclesiastici in Web).
 
 
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