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Diocesi di Bergamo - Ufficio Beni culturali
Prudenza   versione testuale
A Dio appartiene il consiglio e la prudenza. (Gb 12, 13)
 
 
La Prudenza è la prima virtù cardinale ed è la qualità etica che ci permette di distinguere il bene dal male mostrandoci le false verità. 
 
Il Catechismo della Chiesa Cattolica recita:
“La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo”.                                                      
Catechismo, n. 1806.
                                                                                                                                                          
Sono diversi i testi biblici che fanno riferimento alla prima delle virtù cardinali. Nella prima tradizione cristiana la prudenza richiama la sapienza, ovvero la capacità di saper scegliere, alla luce di Dio, le azioni da compiere e i comportamenti da attuare. 
San Tommaso d’Aquino indicherà la prudenza come la più importante tra le quattro virtù, in quanto essa rappresenta la giusta norma con cui scegliamo in modo oculato il nostro destino. Proprio per questo viene definita più volte auriga virtutum, cioè cocchiere delle virtù: essa ha la funzione di guidare le altre virtù attraverso la giusta misura e la diligenza nel rispetto delle regole.
Sono diversi i modi con cui possiamo esercitare la prudenza. Un punto su cui la Bibbia insiste molto è la prudenza legata alla moderazione del linguaggio e dell’uso della parola. L’uomo prudente viene descritto, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, come colui che usa la parola tanto quanto basta senza parlare a sproposito:
 
“C’è un tempo per parlare e un tempo per tacere”.
Ec 3, 7.
 
“Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferire parola davanti a Dio […] perché dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto”.
Ec 5, 1-2.
 
Un’altra caratteristica connessa a questa virtù è quella di saper ascoltare i consigli. Prendere delle decisioni senza prima aver ascoltato chi potrebbe darci utili consigli è, infatti, sinonimo di imprudenza. A questo proposito il Libro dei Proverbi afferma che:
 
“La sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio”.
Prov 13, 10.
  
Infine, la prudenza esprime senso di responsabilità, cioè di agire facendosi carico delle proprie incombenze. È lo Spirito Santo, pertanto, che ci rivela la prudenza cristiana:
 
“Ti ringrazio Padre, Signore di tutto l’universo. Ti ringrazio perché hai voluto far conoscere a gente povera e semplice quelle cose che hai nascosto ai sapienti e agli intelligenti”.
Mt 11, 25.
 
 
Le opere della diocesi che rappresentano la Prudenza sono state suddivise in quattro tipologie ciascuna delle quali si differenzia dall’altra in base agli attributi, ovvero agli oggetti con cui questa virtù è raffigurata.
 
Prudenza - Tipologia 1 23/04/2012 Prudenza - Tipologia 1
Figura femminile seduta con gli attributi dello specchio e del serpente.
Prudenza - Tipologia 2 23/04/2012 Prudenza - Tipologia 2
Figura femminile con un elmo dorato.
Prudenza - Tipologia 3 23/04/2012 Prudenza - Tipologia 3
Figura femminile con gli attributi dello specchio e del libro.
Prudenza - Tipologia 4 23/04/2012 Prudenza - Tipologia 4
Figura femminile con gli attributi del serpente e del teschio.
Prudenza - Casi particolari 23/04/2012 Prudenza - Casi particolari
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