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Diocesi di Bergamo - Ufficio Beni culturali
Temperanza   versione testuale
Non seguire le passioni; poni un freno ai tuoi desideri. (Sir 18, 30)

 

La Temperanza è l’ultima delle quattro virtù cardinali ed è la qualità morale che regola gli istinti e aiuta a dominarli. La dottrina cristiana definisce così il concetto di temperanza:

“La temperanza è la virtù morale che modera l'attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell'uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell'onestà. La persona temperante orienta al bene i propri appetiti sensibili, conserva una sana discrezione, e non segue il proprio istinto e la propria forza assecondando i desideri del proprio cuore”.
Catechismo, n. 1809
.

Secondo questa definizione l’ultima virtù cardinale è fondamentale nel gestire gli eccessi ed è la capacità di fare ciò che è giusto ed evitare ciò che è sbagliato attraverso l’esercizio del proprio autocontrollo.
Nelle Sacre Scritture la virtù della temperanza, indicata anche con il termine di «sobrietà», «moderazione» o «dominio di sé», è considerata accessibile solo all’uomo che si pone alla ricerca della sapienza:

“La sapienza insegna la temperanza e la prudenza”.
Sal 8, 7.

L’uomo che non apprezza l’istruzione, infatti, non può giungere alla conoscenza di Dio e quindi alla consapevolezza dei doni da lui concessi.
L’uomo è attratto dai beni creati da Dio. Essi non vanno però cercati smodatamente ma usati con equilibrio per affrontare al meglio i problemi che sorgono nel corso della nostra esistenza. Per questo è importante che diventiamo i padroni di noi stessi e sappiamo dire no al momento giusto per non cadere nella trappola tesa dai vizi mortali.
In questo senso la Bibbia è piena di riferimenti che suggeriscono al cristiano una costante moderazione nel suo rapporto col mondo esterno:

“Hai davanti una tavola sontuosa? Non spalancare verso di essa la tua bocca”.
Sir 31, 12.

Nell’Ecclesiaste la moderazione viene vista come fondamento per la vita intellettuale:

“I libri si moltiplicano senza fine, ma il molto studio affatica il corpo”.
Ec 12, 12.

L’insegnamento biblico, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, si sofferma in modo particolare sull’ira, una passione condannata perché sintomo di chi non è in grado di porre un freno alle proprie pulsioni, allontanandosi così dalla volontà di Dio:

“Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo”.
Ef 4, 31-32
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La morale cristiana del medioevo riprende il concetto di temperanza proprio dai testi biblici. Sant’Agostino definisce, infatti, temperanza la virtù che ha il compito di “conservare noi stessi integri e corrotti”. Anche San Tommaso recupera questa definizione precisando che 

“la temperanza è una virtù cardinale meritevole di lode perché dispone la ragione a resistere ai diletti più naturali dell’uomo e quindi è più difficile astenersene e tenere a freno la loro brama”.
Summa Theologiae, I-II, q. 141, a. 2, ad 1.

La peculiarità di questa virtù è ravvisabile già a partire dall’etimologia del nome stesso: temperantia, in latino, rimanda al giusto dosaggio della miscelazione che deve essere stabilito secondo misura. Di qui deriva il senso generale del termine che consiste nella capacità di soddisfare con equilibrio e moderazione i propri istinti e desideri.

Le opere della Diocesi di Bergamo che rappresentano la Temperanza sono state raggruppate in quattro tipologie diverse a seconda delle varianti iconografiche che le connotano.

 
Temperanza - Tipologia 1 10/05/2012 Temperanza - Tipologia 1
Figura femminile che miscela due liquidi.
Temperanza - Tipologia 2 10/05/2012 Temperanza - Tipologia 2
Figura femminile con un freno o una briglia.
Temperanza - Tipologia 3 10/05/2012 Temperanza - Tipologia 3
Figura femminile con brocca d'acqua.
Temperanza - Tipologia 4 10/05/2012 Temperanza - Tipologia 4
Figura femminile con una fiaccola.
Temperanza - Caso particolare 10/05/2012 Temperanza - Caso particolare
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